Negli ultimi anni, Lisbona sta vivendo un rilancio economico e una sta generando un interesse crescente grazie ai numerosi vantaggi offerti ai lavoratori provenienti dall’estero (vantaggi ampiamente discussi nelle comunità di expat e nomadi digitali).
Per avere un’idea dell’interesse per la città, che è cresciuta rapidamente in vari indici di qualità della vita, basta dare un’occhiata alla pagina dedicata alla capitale portoghese su Nomad List. Secondo la famosa guida per nomadi digitali.
Lisbona ha un punteggio totale di 4.76/5
È superfluo dire che dovevo necessariamente andare a vedere di persona come si vive a Lisbona, per capire se fosse una città adatta a me e per valutare un eventuale trasferimento!
Così a Luglio ho (ri)fatto le valigie e sono partita alla scoperta della capitale portoghese.
Sono arrivata in questa città con delle aspettative molto alte, non solo a causa del buzz che gira intorno alla città, ma anche grazie alle opinioni di amici e conoscenti che hanno vissuto qui a lungo e che pensano di trasferirsi e vivere a Lisbona lavorando da remoto, sfruttando un regime speciale creato per attrarre lavoratori dall’estero, l’NHR.
Purtroppo, sarà stato a causa delle restrizioni o della mia avversione alle grandi città, le mie aspettative sono andate subito in frantumi.
Mi avevano parlato di un clima piacevolissimo, ma mi è capitato di avere freddo soprattutto la sera, nonostante giacca e foulard, in pieno Luglio.
Mi avevano anche parlato di cene, pranzi e supermercati economici, ma ci sono comunque voluti più soldi del previsto. Ovviamente, il costo della vita a Lisbona può essere molto interessante, soprattutto se non sei limitato a uno stipendio di Lisbona e se puoi lavorare da remoto.
Infatti, Lisbona è la città più turistica del Portogallo, e il Portogallo è diventato un paese molto attraente per i turisti provenienti dall’Olanda, dal Regno Unito e da altri paesi europei con un alto tenore di vita che spesso scelgono questa meta in quanto nettamente migliore ai loro paesi di origine (sia per costo della vita ma anche per la qualità).
Probabilmente, essendo Siciliana, per me è stato più difficile farmi impressionare da clima e cibo.
Il regime fiscale per residente fiscale non abituale (NHR) è stato creato per migliorare la competitività internazionale portoghese. Si rivolge a persone non residenti che potrebbero stabilire una residenza permanente o temporanea in Portogallo.
Il regime NHR prevede, a determinate condizioni, esenzioni sui redditi di fonte estera, ed è stato uno dei motivi principali che mi hanno spinta a scoprire la capitale portoghese.
Purtroppo la possibilità di risparmiare non è l’unico fattore da tenere in considerazione.
Infatti, nel mio caso, voglio anche evitare la burocrazia ed, eventualmente, ogni tipo di imprevisto. Da questo punto di vista la bilancia tendeva decisamente verso il no.
Ci sono molti vantaggi nella vita in Portogallo. Riassumendo, il tempo è migliore che in molte altre città del resto d’Europa, soprattutto è abbastanza costante nell’arco dell’anno, il costo della vita è più basso rispetto ad altri paesi europei, il cibo è genuino.
Per cominciare, qui il tempo qui non è nè troppo caldo nè troppo freddo. La maggior parte degli appartamenti non dispone di riscaldamento o aria condizionata, ma va bene perché il clima è mite per la maggior parte dell’anno.
Anche dopo le giornate più calde, la brezza fresca della sera si fa sentire.
Personalmente mi piacciono le città calde, soprattutto in estate, ma riconosco che per molti altri avere un clima mite è un punto di forza.
Un gruppo molto attivo è il Lisbon Digital Nomads & Expats, che organizza incontri e serate di commedie e altre attività divertenti. Qui si possono trovare anche molte informazioni su cosa fare in città (ad esempio, quale coworking frequentare o dove andare a mangiare).
Couchsurfing organizza vari incontri a cui partecipano internazionali, viaggiatori e alcuni locali.
Anche in questo caso, purtroppo, non ho potuto godere appieno delle opportunità che la città aveva da offrire a causa delle restrizioni.
In Portogallo non tutto funziona esattamente con efficienza. Da questo punto di vista posso dire che il Portogallo assomiglia molto all’Italia.
I dipendenti pubblici possono essere piuttosto demotivati e darti informazioni contrastanti in base alla loro esperienza o al loro umore. Anche aprire un conto in banca richiede di firmare una dozzina di carte e documenti diversi (vedi la sezione “Burocrazia”).
Probabilmente si tratta di una conseguenza dei livelli di corruzione presenti nel paese.
Secondo l’indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International, il Portogallo si è classificato 33esimo su 180 paesi per corruzione.
Nel mio caso, ho potuto constatare questo fatto già al mio arrivo in aeroporto. Il tassista è rifiutato di inserire il tassametro e ha voluto per forza applicarci una tariffa forfettaria di 25 euro per arrivare in centro città.
Nelle vetrine dei negozi o in alcuni servizi i prezzi non sono elencati, ricordatevi di chiedere prima di acquistare (vale anche per gli antipasti non richiesti ai ristoranti)!
Il centro di Lisbona è diventato più costoso a causa del boom turistico. I prezzi degli affitti sono in aumento e dovrai tenerne conto se scegli di vivere a Lisbona lavorando da remoto.
C’è più domanda che offerta, soprattutto se si vuole affittare, ma anche se si vuole acquistare un immobile, quindi è difficile trovare un posto decente e con un prezzo ragionevole.
I prezzi delle case stanno aumentando in tutto il Portogallo, ma in particolare a Lisbona, Porto e in Algarve.
Anche cenare o pranzare fuori può essere costoso se non si fa attenzione (meglio sempre controllare e cercare degli sconti su TheFork).
Prova a fare qualsiasi cosa in Portogallo e ti imbatterai in una piccola cosa chiamata “burocrazia”. Noi italiani purtroppo sappiamo bene quanto sia limitante!
La parte più difficile è che non sai mai quale iter seguire e con quale persona devi parlare. Ed è abbastanza raro che qualcuno possa aiutarti, dovrai darti da fare!
Questo, insieme all’elemento corruzione e inefficienza, mi ha spinto a rinunciare al sogno di usufruire del regime NHR e di trasferirmi in Portogallo. Preferisco pagare un po’ di tasse in più ma approfittare della stabilità e affidabilità inglese, almeno per ora.
Pensavo che il portoghese fosse molto più simile allo spagnolo e all’italiano, ma mi sbagliavo. Nonostante la scrittura sia effettivamente molto simile, la pronuncia è molto diversa, rendendo la lingua incomprensibile (almeno per me).
Ho incontrato più volte persone che non parlavano in inglese, il che rende le cose un po’ complicate se si pensa ad un trasferimento a lungo termine.
Nonostante abbia deciso di non trasferirmi in questa città, trovo Lisbona una città molto più piacevole di Londra o di altre città europee, ma non abbastanza per viverci. Preferirei invece godermi i dintorni e visitare la città solo come turista.
Se hai letto altri articoli sul trasferimento in Portogallo, o se hai parlato con un agente del luogo, ti sarai reso conto che raramente menzionano i lati negativi, mentre accentuano molto quelli positivi.
Questo non da un quadro completo della situazione. Le mie aspettative, purtroppo, erano un tantino alte, per questo la realtà è stata deludente.
La mia esperienza alle Canarie è stata migliore.
Infine, penso che l’esperienza di vivere a Lisbona lavorando da remoto dipenderà dalla tua personalità e dalle tue preferenze.
