fbpx

Lavorare da remoto alle Canarie: la mia esperienza

lavoro da remoto alle canarie

Come potete immaginare, l’industria del turismo nelle Isole Canarie è stata devastata dalla pandemia di Coronavirus. Ma molte aziende sono state salvate dal tentativo di attirare gente che possa lavorare da remoto alle Canarie.

Infatti, si tratta di una delle destinazioni più apprezzate per i lavoratori remoti da tutto il mondo, vi spiego il perché!

Lavorare da remoto alle Canarie: la mia esperienza

Lo scorso Novembre ho fatto le valigie per sfuggire al freddo e all’imminente lockdown del Coronavirus. Avevo intenzione di lavorare da remoto alle Canarie un mese o due e di tornare in Italia per il periodo natalizio. Pensavo che un paio di mesi sarebbero bastati per saltare la fase più delicata dell’inverno. 

E invece sono rimasta alle Canarie per sei mesi di fila, rimandando la partenza di mese in mese, dal momento che la situazione in Italia era sempre più drammatica.

Le prime settimane a Fuerteventura

Sono atterrata a Fuerteventura per iniziare con un po’ di sano relax, le prime settimane a Corralejo sono state una vera e propria fuga: niente computer e niente lavoro durante la nostra permanenza sull’isola. Una vacanza vera e propria che non mi concedevo da molto tempo!

Il mare meraviglioso di Fuerteventura

Mi sono limitata a trascorrere il tempo a Corralejo, perché avevo già visitato l’isola altre volte e non avevo intenzione di fare da turista, ma solo approfittare del clima mite e delle spiagge meravigliose.

Dopo non molto ho deciso di tornare a Gran Canaria, in particolare a Las Palmas, dove ho soggiornato fino a Maggio, per poter conoscere altri lavoratori come me e vivere in una città più grande.

 

Il soggiorno a Las Palmas de Gran Canaria

La vita a Las Palmas è perfetta per un lavoratore da remoto, esistono molti spazi di co-working e una comunità attiva di “Nomadi Digitali”. Quando si è stanchi di lavorare, la città offre attività di tutti i tipi e un clima (quasi) sempre piacevole. 

Qui ho passato circa cinque mesi davvero intensi, tra lavoro, nuove amicizie, sport, attività all’aperto e molto altro.

Las Canteras è una delle più belle spiagge urbane d’Europa, lunga circa tre chilometri, adatta a sportivi e a famiglie, un paradiso terrestre.

Una volta arrivata ho cercato di mettere tutti i pezzi al proprio posto per godere al meglio di tutte le possibilità del posto.

Come ho creato la mia routine perfetta

Viaggiare spesso può essere un grande ostacolo quando si parla di ritmi e di routine. Tuttavia, restare in un solo posto per un lungo periodo di tempo ti permette di (ri)creare i tuoi ritmi in poco tempo.

Quando mi sono resa conto che l’alloggio che avevo prenotato per un mese non mi sarebbe bastato, ho cercato una sistemazione più economica tramite una agenzia locale. Il risparmio è stato notevole: da un affitto di €1.300 al mese pagato tramite AirBnb sono scesa a €700 (e dopo alcuni mesi ancora a €650) per un monovano a due passi dalla spiaggia, senza vista mare ma comunque più che sufficiente per raggiungere qualsiasi posto facilmente.

Una volta sistemato l’affitto, toccava alla mia postazione di lavoro (alla fine il mio obiettivo era quello di lavorare da remoto alle Canarie, non certo di starmene con le mani in mano). Così ho iniziato a cercare il miglior co-working in zona, alla fine ho optato per Soppa De Azul (dove ero già stata alcuni anni fa) e ho pagato un abbonamento mensile che ho rinnovato di mese in mese. 

Tanti remote worker continuano a lavorare da casa anche mentre si trovano in posti esotici o in viaggio, ma è qualcosa che sconsiglio. Separare l’ambiente in cui si vive (soprattutto se si tratta di un monovano) da quello in cui si lavora è un’ottima abitudine per migliorare la produttività, il relax e il sonno.

Non voglio che viaggiare diventi uno stress piuttosto che un piacere quindi sto molto attenta da questo punto di vita. Piuttosto se non si vuole spendere dei soldi per un co-working (anche se insisto, ne vale assolutamente la pena!) si può trovare un bar in cui lavorare.

Lavorare dal bar in riva alla spiaggia

Cosa restava da programmare? Un po’ di attività fisica.

Qui le opzioni erano davvero infinite, esistono opzioni per qualsiasi tipo di sport,  beach volley, surf, canoa, e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo le palestre sono state chiuse nei periodi in cui si contavano più contagi, ma era sempre possibile fare sport all’aperto.

Nel mio caso, fare yoga in riva al mare la mattina presto o al tramonto è stato tra le esperienze più appaganti che abbia mai fatto.

E quando possibile non mi sono fatta mancare nemmeno delle lezioni di nuoto…eh si, ho imparato a nuotare solo da qualche mese!

Come ho conciliato lavoro, esplorazione dell’isola, sport e relax?

Solitamente, la mattina mi svegliavo con calma, andavo a fare yoga o palestra, tornavo a casa per pranzare (o in qualche localino a Las Canteras, quando non avevo voglia di cucinare) e poi a lavoro al co-working. Tornavo a casa quando ero stanca.
Mentre la sera potevo scegliere se uscire per incontrare altri remote workers e nomadi digitali, o se restare in casa a guardare un film.

Nel weekend, via libera all’esplorazione dell’isola!

Roque Nublo

Vorresti anche tu lavorare da remoto alle Canarie? Pro e Contro.

I punti forti delle isole Canarie

Le Canarie sono una destinazione ideale per i lavoratori a distanza e per i nomadi digitali. Sebbene non siano certamente economiche come certi luoghi nomadi popolari in Asia, le isole hanno molti fattori a loro favore. Ecco le cose che mi sono piaciute di più.

Clima e qualità del cibo

Il tempo è quasi perfetto tutto l’anno, sempre primaverile o estivo, mai troppo caldo o troppo freddo (anche se, da vera Siciliana, ho sofferto un poco a Gennaio).
I venti atlantici, infatti, impediscono che le temperature aumentino troppo

Ma tieni in considerazione la differenza tra il nord (più freddo) e il sud (più caldo).

Nei mesi invernali molti preferiscono andare al sud, più caldo ma meno autentico e più turistico.

Per quanto riguarda il cibo, semplicemente ottimo e a buon prezzo.

Facile da raggiungere

Dato che le Canarie sono da decenni una delle principali destinazioni turistiche, puoi trovare voli diretti economici da tutta Europa. Le isole con il maggior numero di voli internazionali sono Tenerife e Gran Canaria. Dall’Italia si trovano voli diretti da Roma, Bologna, Pisa, Milano.

Questo per me vale tantissimo dato che preferisco viaggiare in Europa e non allontanarmi troppo.

Costo della vita

Le Canarie potrebbero non essere economiche come Chiang Mai o Bali, ma i costi sono bassi rispetto all’Europa continentale, soprattutto nelle zone meno turistiche. Un bilocale costerà circa 1000 euro al mese. 

I prezzi al supermercato invece non sono molto economici, soprattutto se volete prodotti non locali. Al contrario, una cena in un Bodegon potrebbe costarvi davvero pochissimo, meno di 10 euro a testa.

Possibilità di Networking

Se non vuoi lavorare da casa durante il tuo soggiorno, la buona notizia è che ci sono anche molti uffici di co-working da cui lavorare e in cui fare nuove amicizie.

Questa però è una caratteristica principale di Gran Canarie e Tenerife, nelle altre isole non esiste la stessa vitalità.

Un paradiso per gli sportivi

Grazie ai suoi particolari contesti climatici e geografici e morfologici, le isole offrono una moltitudine di opportunità di svago. Gli appassionati del golf, degli sport acquatici e marini, delle attività legate al diretto contatto con il territorio come il trekking, cicloturismo e mountain bike ecc., troveranno pane per i loro denti.
Anche per le attività che riguardano il benessere fisico in modo più classico (palestre, yoga, nuoto, sport di squadra,…) c’è solo l’imbarazzo della scelta.

I punti deboli delle Isole Canarie

Burocrazia

Premessa: le Canarie non sono un paradiso fiscale! 

Se avete intenzione di avviare un’attività qui, sfruttando i regimi agevolati delle isole, sappiate che dovrete far fronte ad una burocrazia molto simile a quella Italiana! 

Claustrofobia da Isola

Potrebbe sembrare ovvio, ma vivere su un’isola richiede un po’ di adattamento. Non è possibile saltare in macchina per un fine settimana diverso, come faresti altrove. 

Dopo un po’, alcune persone potrebbero trovare la vita dell’isola un po’ claustrofobica.

 

Conclusioni

Las Palmas de Gran Canaria è una delle città più belle in cui abbia mai vissuto e il posto migliore per lavorare da remoto alle Canarie.

Ho trovato un compromesso perfetto tra vita personale e lavorativa, non mi sono mai annoiata, anche se dopo un po’ vivere su un’isola senza mai spostarsi può diventare pesante.

Nel mio caso, ho passato 6 mesi stupendi mentre il resto del mondo soffriva tra lockdown, chiusure e restrizioni, quindi sono assolutamente felice della mia scelta. 

Trasferirsi alle Canarie? Sì o No?

Dipende molto dalla vostra personalità e dal vostro business. Aprire un business qui può essere molto conveniente, ma anche limitante sotto alcuni punti di vista.

Trascorrere delle lunghissimi vacanze è stata la scelta migliore e che consiglio a chiunque abbia la possibilità di lavorare da remoto.

A proposito, se vuoi anche tu iniziare a lavorare da remoto dovresti valutare la possibilità di iniziare una carriera da freelance!

 

2 risposte su “Lavorare da remoto alle Canarie: la mia esperienza”

Ciao Maria,
Anche noi abbiamo il progetto di andare a vivere alle canarie, lavorando da remoto. Abbiamo gia da diversi anni avviato delle attivita nel settore del digitale, ma volevamo ampliare la tipologia del business, inoltre volevamo sapere qualche cosa in piu sulla tua attivita da remoto e del network che hai creato. Ci farebbe molto piacere avere un tuo feedback.
Un cordiale saluto
Anna & Amos

Ciao Anna & Amos,

si tratta sicuramente da un’esperienza da fare. Vi suggerisco di provare per alcuni mesi prima di trasferirvi, in modo da capire quale sia il compromesso migliore per voi.

Ad esempio io non sono residente nelle Canarie ma ci torno solo in determinati periodi dell’anno in quanto gestisco la mia azienda altrove.

La mia azienda è completamente remota e si occupa di web marketing, voi invece di cosa vi occupate?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *